Da diverse settimane avevo in mente di scrivere sui migranti, sui rifugiati, su quelli che scappano dalle loro case, a causa di guerre, persecuzioni, carestie, e su quelli che arrivano, in Europa e in Italia, e che l’Europa e l’Italia vorrebbero invece lasciare fuori. Una delle ultime crisi che ha occupato per un po’ un certo spazio sui media è quella dei Rohingya, un’etnia di religione musulmana minoritaria in Myanmar, paese a maggioranza buddista. I Rohingya sono uno dei popoli più perseguitati al mondo: secondo l’ONU, più di 600 mila Rohingya sono scappati da agosto 2017 riversandosi in Bangladesh. Qualche giorno fa un accordo è stato firmato tra Myanmar e Bangladesh per rimpatriare gli sfollati. Ci sono però dubbi sulle effettive condizioni in cui i Rohingya verranno riaccolti in Myanmar. Purtroppo il fenomeno delle migrazioni umane è sempre di attualità, e anzi le sue proporzioni sono sempre maggiori, e destinate a crescere insieme all’aumento della popola
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