Più notizie leggo sulla Sea Watch, più informazioni arrivano, più video e interviste vedo, e più il mio corpo e la mia mente sono invasi da sensazioni di rabbia, incredulità, sconforto, rassegnazione. Abbiamo torturato delle persone per due settimane, costringendole a stare su una nave, al caldo, senza potersi muovere, tutto perché il ministro dell’interno è in preda a un delirio e oggi, in Italia, la legge è il delirio del ministro dell’interno. Abbiamo costretto il capitano della nave, una ragazza tedesca più giovane di me, ad infrangere le leggi ingiuste che il delirio degli ultimi governi sull’immigrazione ha prodotto, per non dover infrangere quella legge morale superiore a tutte che impone di cercare salvezza per degli esseri umani in difficoltà, quando è così a portata di mano. La domanda grave e opprimente che mi attanaglia è: come siamo arrivati a questo? Cos’è che non ha funzionato? Mi sono imposto di cercare di lasciare da parte la rabbia, il...
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